Curiosità: Prandelli ritorna all’oratorio: “Scuola di vita”
Fra buche e alberi che crescono in mezzo a campi irregolari, l’oratorio è da sempre un laboratorio di tecnica calcistica ma anche palestra di vita preziosa per Cesare Prandelli, il ct che ha imposto il codice etico a Coverciano. «Cercando di risolvere qualche problema ho fatto riferimento a quello che mi è capitato», ha raccontato Prandelli accolto da applausi e strette di mano nell’oratorio di Orzinuovi, a due passi dalla casa dove è cresciuto e dove è ancora per tutti solo Cesare o «il mago di Orz».
Un mondo dove non mancavano bulli e ragazzi che offrivano da fumare «afghano», ma dove «un responsabile attento osservava e preveniva. E chi faceva il bullo con don Vanni - ha ricordato - era finito, il prete gli prendeva la palla e lo cacciava dall’oratorio. Una figura mitica, dava cartellini gialli e rossi e faceva entrare in oratorio solo chi si comportava bene».
Allora aveva più o meno l’età dei trenta ragazzini con cui in tuta ha giocato per un quarto d’ora sul campo di cemento, viscido per la pioggia sotto lo sguardo di Emiliano Mondonico, arbitro per un pomeriggio, come accadrà con altri allenatori e giocatori in tutte le sedi della Junior Tim Cup, il torneo di calcio a 7 che vedrà sfidarsi 800 oratori delle 15 città della serie A.