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Creato Martedì, 13 Marzo 2018 07:24
Ultima modifica il Lunedì, 11 Giugno 2018 06:15
Pubblicato Martedì, 13 Marzo 2018 07:24
Scritto da Mauro Barotto
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Titolo dello spettacolo “Tempi di Fronte”

Trama

Francesca è una ragazzina curiosa e ama mettere il naso dappertutto.

Un giorno, trovandosi sola in casa, decide di aprire un vecchio baule, chissà cosa ci sarà dentro? Si domanda.

Come alza il coperchio, ecco apparire davanti a lei un mucchio di lettere un po’ ingiallite. Non c’è fretta, pensa, ho il tempo di leggerle tutte. Un mondo sconosciuto si presenta ai suoi occhi. E’ il 1917, l’Italia è in guerra. Francesco, Benedetto, Giovanni e i loro amici, studenti dell’Università di Torino, sono stati o stanno per essere chiamati alle armi e si trovano in luoghi diversi . Così, per farsi compagnia, intraprendono tra loro una fitta corrispondenza, coinvolgendo anche la famiglia. In una scrittura chiara e rispettosa degli altri traspare la gioia della vita e allo stesso tempo un velato timore per il futuro. I ragazzi del 1917 rivivono sul palco interpretati dai loro coetanei di adesso. Ecco che il secolo non conta più: tempi che si guardano, che si osservano, “Tempi di fronte”… le emozioni, le passioni, le sofferenze passano dagli uni agli altri, come la sabbia in una clessidra.

Francesca, mentre legge le lettere, incontra un personaggio un po’ strano e durante tutto lo spettacolo si chiederà chi è quello spilungone, neanche così antipatico, che aggiusta orologi. Lo scoprirà solo alla fine, quando tutto sarà più chiaro nella sua piccola mente di ragazzina.

Le scene si sviluppano tra proiezioni di immagini, musica e canti, in un’atmosfera piacevole, ma anche seria e volta a creare memoria indelebile nello spettatore.



Riconoscimenti:


Foto